ARTE DOCUMENTALE | MAURIZIO DI FEO © 2023

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LIBRO METODO OVNI MAURIZIO DI FEO ARTE DOCUMENTALE

LANCIATA NELLO SPAZIO, ARTE CONCETTUALE CREATA CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE.

Il METODO OVNI è un documento, auto pubblicato, riporta la trascrizione originale della chatbot che ha generato l’opera digitale finale “CREATE”, nata dalla cooperazione tra Maurizio Di Feo e l’intelligenza artificiale, tramite il Metodo OVNI. Procedimento matematico ideato dallo stesso artista e autore.

“Allo stato attuale l’intelligenza artificiale sta emulando le esperienze creative del passato. Il METODO OVNI esclude tale propensione umana nell’utilizzare la figurazione come sistema rappresentativo. Sono stati esclusi i software capaci di generare immagini attraverso la sintografia o qualsiasi altro metodo che generi sinteticamente immagini digitali utilizzando l’apprendimento automatico.”

Maurizio Di Feo si è servito di una chatbot, un software progettato per simulare una conversazione con un essere umano, adoperandola come media per generare un’opera digitale e concettuale dal titolo CREATE, appositamente realizzata per essere trasmessa tramite radio telescopio nello spazio. Trasmissione avvenuta con successo, utilizzando la banda di frequenza VHF, precisamente alle ore 22:34 del 10 novembre 2023 dal Parco Astronomico SIDEREUS di Salve (LE). Trasmissione avvenuta a cura del Dott. Vito Lecci. La direzione della trasmissione è stata orientata verso l’ammasso stellare conosciuto come le Pleiadi (M45).

Si prevede che il segnale raggiungerà il suo destino nell’anno 2647 per poi continuare a propagarsi nell’universo. Tale previsione tiene conto delle leggi della propagazione delle onde elettromagnetiche nell’ambiente interstellare.

 

 


 

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Vendo il nulla, azione digitale artistica performance Maurizio Di Feo

VENDO IL NULLA. Il marketplace come forma d’arte contemporanea | Maurizio Di Feo | 2021

Opera e progetto di Maurizio Di Feo
In collaborazione con ART IN Gallery | Milano
Introduzione di Stefano Daniele

Trascrizione dell’evolversi dell’azione digitale “VENDO IL NULLA. Il marketplace come forma d’arte contemporanea” tenuta da Maurizio Di Feo su un noto marketplace internazionale a partire dal 12 Aprile 2021 fino al 5 Luglio 2021.

“Vendo il nulla” è stata un’azione d’arte digitale incentrata sulla rappresentazione del nulla e sull’annullamento iconico dell’oggetto, privandolo della propria funzionalità, così da materializzare artisticamente il nulla. La piattaforma elettronica è stata adoperata come supporto dell’opera stessa e la rete internet impiegata come mezzo di sola creazione artistica.
Il pubblico è stato coinvolto in una forma di arte relazionale digitalizzata dove pur aggiudicandosi le aste online, dal valore simbolico, non ha ricevuto nulla di materiale. La sola ricevuta elettronica è valsa come documento di attiva partecipazione alla performance digitale, comprovando l’acquisto di un bene immateriale ancora più raro, la consapevolezza al consumo.

L’introduzione di Stefano Daniele traccia gli aspetti filosofici di un’operazione culturale e sociologica evidenziando il valore intrinseco dell’opera contrapposto alle colorite reazioni del pubblico, documentate tramite commenti e messaggi privati ricevuti dall’artista.
Susseguono documentazioni su ricevute vendute, tempistiche di vendita, messaggi ricevuti sulla piattaforma, richieste di rimborso, feedback ricevuti e la riproduzione delle settanta opere digitali messe all’asta.

 


 

combinazioni urbane. Arte documentale Maurizio Di Feo Milano 2017

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Maurizio Di Feo Arte contemporanea. Installazione urbana arte documentale milano

COMBINAZIONI URBANE Arte documentale | Milano 2017 | 2020

di Maurizio Di Feo

Il pensiero e le idee sono costanti flussi caotici che cercano un incanalamento per poter essere individuati e adoperati. La quotidianità si presenta come una manifestazione evidente di disordine che incide sull’individuo e nel suo ambiente circostante. Questa situazione caotica genera confusione, alimentando una costante esigenza di equilibrio e di ordine. Il disordine e il degrado urbano sono la conseguenza palpabile delle complessità e delle problematiche contemporanee. È dunque imperativo instaurare un processo di riordino affinché si possano scrutare e comprendere i veri bisogni sociali che sottendono a questa tumultuosa superficie, disinteressata all’inquinamento visivo. Dai rifiuti possiamo dedurre le abitudini degli uomini. Gli scarti si differenziano da uomo a uomo, da popolo in popolo e da essi possiamo dedurne il ceto sociale e l’approccio esistenziale di ogni membro. Dal punto di vista comportamentale, è evidente come l’individuo necessiti di un meccanismo di controllo per evitare di indulgere in comportamenti istintivi e disordinati. In assenza di un controllo visivo, l’individuo consumatore, accatasterà i propri rifiuti in modo disordinato ma nel momento in cui lo stesso soggetto li riporrà al di fuori della propria abitazione, per uno smaltimento richiesto personalmente all’ente di raccolta, il suo atteggiamento cambierà. Sarà evidente, l’ordine nell’accatastarli perché da esso dipenderà il giudizio esterno degli operatori e della comunità stessa. Da tali osservazioni riscontrate durante il processo di archiviazione è deducibile che nell’individuo, soggetto a un adeguato controllo, si istituisce la ricerca l’ordine. Combinazioni Urbane è un progetto di arte documentale indipendente di Maurizio Di Feo, ragionato nella città di Milano dal 2017 al 2020. 8 Rappresenta l’analisi e l’archiviazione dell’odierna condizione collettiva, dove la spazzatura assume una duplice dimensione. La prima, di natura urbana, si presenta come aggregazioni occasionali di installazioni effimere, dispiegate all’aperto. In queste manifestazioni, l’artificio manipolativo è escluso e l’opera si impone come un gesto casuale e sociale. Sono installazioni irripetibili nella loro effimera temporaneità, pertanto impresse velocemente con l’ausilio di fotocamere estemporanee che tralasciano il virtuosismo della post produzione. La seconda metodologia consiste nel fotografare in studio alcuni elementi differenziati, rendendoli icone fruibili da un punto di vista univoco e inconfutabile. Non soggetti alle variazioni interpretative dell’osservatore e delle personali condizioni visive.