ARTE DOCUMENTALE | MAURIZIO DI FEO © 2025
ARCHIVIO DIGITALE | ZENODO – ORCID – ACADEMIA.EDU
L’opera documentale è arte concettuale e processuale. Il nucleo è l’azione stessa, mentre il libro costituisce l’unica traccia reale dell’intervento artistico. Non funge da catalogo né da supporto di oggetti; registra l’intervento esclusivamente in forma documentale.
Ogni opera è disponibile in formato digitale, consultabile gratuitamente tramite link dedicati, DOI o profilo ORCID. La pubblicazione su queste piattaforme ne garantisce tracciabilità, autorevolezza e diffusione internazionale, rendendo il contenuto accessibile a ricercatori, istituzioni e archivi digitali.
- ORCID / Open Researcher and Contributor ID: https://orcid.org/0009-0009-7955-3655
- Zenodo / Digital Object Identifier: https://zenodo.org
- Academia.edu: https://accademiabelleartiba.academia.edu/MaurizioDiFeo
LETTURE ORIZZONTALI AD ALTA VOCE – DECOSTRUZIONE DELLA DECORAZIONE VERBALE, 2025
Operazione di arte processuale basata su iterazioni, smontaggi fonetici e cortocircuiti filologici. Il testo viene trasformato in materiale visivo e sonoro, passando dall’eco fonica alla scomposizione grafico-visiva e alla generazione di pattern spaziali. L’opera documentale registra il procedimento, modulando il ritmo della parola nello spazio e traducendolo in schema visivo e frammentazione simbolica, per un’analisi della percezione linguistica e delle dinamiche della memoria visiva.
PRESENZIALISMO. SE NON CI SEI NON ESISTI – SOCIAL NETWORK E ARTE PROCESSUALE, 2024
Azione digitale che impiega i social media come contenitori di dati concettuali. Il progetto si è sviluppato tramite la pubblicazione di un unico post grafico, ripetuto sistematicamente e tradotto nelle dieci lingue più parlate al mondo. L’opera documentale registra il processo creativo, includendo dati sulle fasi del progetto, screenshot delle chat, l’evoluzione dei follower, tecniche di aumento dei seguaci, acquisto di seguaci fittizi e strategie di interazione, fino alla decostruzione del profilo social.
METODO OVNI – Dialogare con l’intelligenza artificiale per generare sistemi rappresentativi universali, 2023
Opera documentale che riporta la trascrizione originale della chatbot utilizzata come media artistico. L’opera digitale generata [CREATE] è stata trasmessa nello spazio il 10 novembre 2023 alle 22:34, attraverso il radiotelescopio del Parco Astronomico SIDEREUS di Salve (LE), a cura del Dott. Vito Lecci. Il segnale, inviato in banda VHF, è stato trasmesso in direzione dell’ammasso delle Pleiadi (M45). Si stima che raggiungerà la destinazione nell’anno 2647 e continuerà a propagarsi secondo le leggi della propagazione elettromagnetica interstellare.
VENDO IL NULLA. Il marketplace come forma d’arte contemporanea, 2021
Opera e progetto di Maurizio Di Feo
In collaborazione con ART IN Gallery | Milano
Introduzione di Stefano Daniele
Trascrizione dell’evolversi dell’azione digitale VENDO IL NULLA su un noto marketplace internazionale, dal 12 aprile 2021 al 5 luglio 2021.
VENDO IL NULLA è stata un’azione d’arte digitale centrata sulla rappresentazione del nulla e sull’annullamento iconico dell’oggetto, privandolo della funzione materiale. La piattaforma elettronica è stata utilizzata come supporto dell’opera e la rete internet come unico mezzo di creazione artistica. Il pubblico ha partecipato all’azione in forma di arte relazionale digitalizzata. Pur aggiudicandosi le aste online dal valore simbolico, non ha ricevuto oggetti materiali. La ricevuta elettronica ha attestato la partecipazione alla performance digitale. L’introduzione di Stefano Daniele analizza gli aspetti filosofici, culturali e sociologici dell’operazione, documentando le reazioni del pubblico attraverso commenti e messaggi privati.
La pubblicazione include ricevute, tempistiche di vendita, messaggi sulla piattaforma, richieste di rimborso, feedback ricevuti e la riproduzione delle settanta opere digitali messe all’asta.
COMBINAZIONI URBANE – ARTE DOCUMENTALE | MILANO 2017 | 2020
Combinazioni Urbane è un progetto di arte documentale indipendente, sviluppato a Milano tra il 2017 e il 2020, che analizza e archivia la condizione collettiva contemporanea, osservando il disordine urbano come manifestazione della complessità sociale. I rifiuti urbani sono considerati indicatori dei comportamenti, delle abitudini e del ceto sociale degli individui. L’osservazione del loro accumulo e smaltimento evidenzia come l’ordine emerga sotto il controllo esterno, modificando la disposizione dei rifiuti secondo criteri di giudizio sociale.
La documentazione si articola in due modalità. La prima rileva aggregazioni casuali di rifiuti in contesti urbani, considerate installazioni effimere e irripetibili, riprese in esterni mediante fotocamere senza post-produzione. La seconda modalità prevede la fotografia in studio di singoli elementi, resi icone fruibili in modo oggettivo e univoco, non soggetti a variazioni interpretative dell’osservatore o alle condizioni visive personali.
Il progetto registra il dialogo tra caos urbano e ordine sociale, restituendo una lettura documentaria e sistematica del disordine e della sua organizzazione.